Google+ Il Giullare Cantastorie - Scrittori, artisti e band emergenti: Un aquilone di carta sottile - Cotrozzi Livio

lunedì 19 maggio 2014

Un aquilone di carta sottile - Cotrozzi Livio

Un aquilone di carta sottile.

Appeso ad un filo, trascina

uragani cosmici

che lanciano barbigli di vita attorno.

Nuvole di Monet sul cielo.

battiti del vento

sui vetri socchiusi.

C’è un viaggio ed un treno,

per entrambi l’ ultimo respiro.

Ci son sussulti

che fanno tremare i muri,

ma non cadono, resistono

e sorridono a vederti sobbalzare ad ogni bacio.


Un aquilone di carta sottile.

Appeso ad un filo, lo sa bene,

che fai già parte di me ma,

dovrei far smettere

tutte queste urla di paura

che ci allontanano.

Leggera leggera

scivola sul tuo viso

quella goccia di pioggia,

che hai asciugato e m’hai guardato andar via

ed io stupido,

che ho visto la tua prima lacrima

ho il riflesso nella mia anima.


Un aquilone di carta sottile.

Appeso ad un filo, accompagna

l’ultimo passeggero,

dell’ultimo treno.

Su l’ultimo treno ricevo carezze

e come quel vecchio gatto che non ho più,

borbotto fusa.

Un aquilone di carta sottile.

Appeso ad un filo, trascina

il vento tra le zolle bagnate

e crescono nuove radici.

Sulle montagne

coperte dalle nuvole grigie

si cammina in silenzio.

Sembra una brughiera

in attesa del sole nuovo.


Un aquilone di carta sottile.

Appeso ad un filo, ascolta,

e tu non stare li senza dire niente.

Quanti giorni passati senza nemmeno sorridere,

pensando a buttarsi via.

Ora se ti volti io sono qui.

Non fischia nemmeno più il vento

quando ti passa accanto,

vorrebbe entrarti tra i capelli,

accarezzare il sorriso che nascondi.


Un aquilone di carta sottile.

Appeso ad un filo, vola

e improvvisamente un lampo!

tu, sorridi e in volo rondini urlano,

papaveri dondolano.

ed ogni volta che TU sottolinei una sola delle mie parole tremo.



cotrozzilivio©2012

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