Google+ Il Giullare Cantastorie - Scrittori, artisti e band emergenti: L’ultimo Blues, poesie senza rime - Cotrozzi Livio

sabato 5 aprile 2014

L’ultimo Blues, poesie senza rime - Cotrozzi Livio

A volte d’inverno mi chiedo dove sei migrata perchè a primavera ti vedo nascosta dietro l’orizzonte come quando i viandanti nell’aria sgombra di nubi rimirano le stelle che spuntano.

Scorrono lievi le parole immani,
volteggiano bianche tra le nubi d’un sospiro breve.
Un turbine di primavera s’è impigliato nel ranuncolo d’oro, in un soffio di luna, nell’ultimo sbuffo di legna.
Su la riva del vento,
nel ruggito delle acque,
liberi i tuoi vestiti umidi di salsedine
che hanno conosciuto il trionfo sciocco de l’amore.
Le pietre odorano di spine di rosa
bagnate da lacrime di consolazione
pietre stese ad asciugare al sole.
É buio il mattino che passa
senza la luce dei tuoi occhi
e risveglia da una morte insonne e sorda,
attorno briciole di pane e silenzio.
Ma prima che invochi il silenzio riempirò di sole le finestre, impaziente di penetrarti, conoscerò…

Nessun commento:

Posta un commento

Ti piace questa opera? Lascia il tuo commento all'autore!