Arrivi, tu arrivi
/Una linea di luce diafana
E mi tocchi
una mano, la scapola esposta
Giungi e sciogli la cera
all’orecchio cieco
Impenetrabile, erravo, racchiusa
/Tutta
in bava di seta
/Contro, dico, contro
impotente, renitente la lingua
al refrain che scarnifica
l’oggi
Giungi e irrompi,
/Crepitio dubbioso di screpolatura
ulna contro malleolo
ciglia e flagelli a perlustrare
il pallore, far affiorare
il rossore
/Incanti
Di nuovo sono
sulla pietra, qui,
riemersa all’orizzonte teso
Apparire e sparire, petali e foglie di ali dispiegare,
andare,
ancora, andare
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