Google+ Il Giullare Cantastorie - Scrittori, artisti e band emergenti: Due cuori e una corsia - Rocco Citro

sabato 5 luglio 2014

Due cuori e una corsia - Rocco Citro

Arriviamo insieme nel parcheggio sotterraneo. Lei trova posto nell'area B, di fronte alle scale mobili. Io appena più in là, oltre la Panda blu di un'anziana signora.

Ne seguo il profumo lungo il corridoio delle verdure. E' più forte dei meloni maturi, della menta, dei pomodori di stagione. Zigzago tra i carrelli e ci incontriamo alla bilancia. 'Prego, prima lei'. 'Grazie', mi sorride. Ci precede però una signora sulla settantina, dal passo malfermo e dallo scatto feroce.

Mi raggiunge più tardi al banco frigo. Mi accorgo di lei dalla sua mano sottile che quasi mi sfiora per raggiungere uno yoghurt cremoso alla frutta. Mi volto, si volta. 'Scusi, mi prende il latte fresco lì in alto?', mi distrae improvvisa una voce. Il tempo di voltarmi e l'attimo è passato.

Ci incrociamo, affianchiamo, intrecciamo di continuo. Di corsia in corsia. La pasta è quella di Gragnano per entrambi. Ci piace la cioccolata fondente extra. Abbiamo in programma una grigliata: spiedini e pancetta per me, salsiccia e puntine per lei. I carrelli sono muti testimoni di una crescente affinità.

Alla scelta dei vini mi conquista definitivamente. La vedo di fronte ai rossi mentre ripone sicura un Taurasi del 2008. Vorrei quasi abbracciarla. Ci separa però un carrello abbandonato. Quando viene spostato dall'attempata proprietaria affezionata al Tavernello, lei è già in fila alla cassa.

Ci rivediamo infine al parcheggio sotterraneo. Di sfuggita le lancio uno sguardo che pronta mi restituisce rilanciando con un sorriso. Mentre carica la spesa nel bagagliaio una delle buste si rompe. Come in un sogno lascio cadere la mia spesa e mi lancio verso di lei. A metà del volo mi risveglia un colpo di clacson e lo stridìo di una frenata. La Panda blu completa la retromarcia e riparte sgommando. Una mano ossuta mi invita ad andare altrove.

Lei è ancora lì, alle prese con la busta rotta. L'aiuta con straordinaria cordialità uno dei buttafuori del supermercato, divisa blu con bicipiti a vista e petto depilato d'ordinanza. L'aiuta per un tempo indefinito, riponendo i prodotti caduti uno ad uno.

Impietrito assisto sino all'invito ad andare altrove che il buttafuori, di nascosto da lei, mi rivolge con un gesto secco. Ripulito il jeans dallo yoghurt che la Panda fatale ha proiettato tutto intorno metto in moto e vado via.

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