Cinquantuno inverni stanno per passare
io qui ad aspettare la tua mano e una carezza dal ciel.
infausti i giorni di attesa calarono oltre la sera.
dalla fonte dei gemiti, alla miseria degli oscuri eventi,
ho forse ammirato quei pochi momenti di piacere;
dopo, il freddo ha invaso il mio corpo.
nell'attesa che il germe della purezza invadi lo spirito
delle mie nefasti spoglie, vogliate per adesso
segnarvi i miei ricordi ed una promessa
che di primavere ce ne saranno ancor.
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