Non mollo fino a che
queste invasate non gridano il mio nome.
Avanzo per la strada come un cane con la rogna
ho portato questo stile sin dall’inizio
con gli occhiali scuri anche la notte
mi bruciano le pupille
col mal di testa perenne
il cervello al 70° piano
sto sfidando me stesso a giusto o sbagliato.
Le nuvole hanno un inquilino abusivo
quindi torno giù
sulla cunetta come un gatto
con la testa all’indietro e le orecchie sempre dritte.
Cerco una vecchietta da accompagnare dall’altra parte della strada
e un food track che mi serva spiedini vietnamiti.
Non puoi capire cosa provo
se non hai mai visto la Libertà da Pier Valentino,
è inutile che la tua tipa continui a chiacchierare
se non hai mai ballato sotto la pioggia
da Manhattan a Brooklyn a tarda notte
tremando per il freddo abbracciato a una donna.
Adesso indosso la mia collana di Swarovski
e mangio pollo con le mani,
abbiamo fritto il nostro cervello nell’olio extra vergine d’oliva.
E’ per questo che ce la farò:
perché sono vero come l’asfalto bagnato
dopo un acquazzone d’estate.
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