Se mi riporti il cielo delle sere
a spiovere sui monti,
- tocco di piano e canto di violino -
azzurro intenso che colora il mare
- e un croscio d’arpa e la malinconia -
viso d’infanzia e viso di un amore...
se mi riporti il cielo delle sere
vive,
- corda che vibra di timore,
come se non credesse a quel ritorno -
vive di attese illimitate e vere;
- come se non credesse a quel ritorno -
se mi riporti quello che ho creduto
e l’ora già toglieva,
se stringi fra le dita un’altra tela,
se mi dipingi il mondo,
se sei come la mano che schiudeva
astri nell’ombra
- il cuore del violino
è quasi spaventato dal ritorno... -
io crederò ai tuoi occhi
e sarà giorno.
Peraga, 14 Luglio - 19 Agosto 1998
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