Google+ Il Giullare Cantastorie - Scrittori, artisti e band emergenti: Una firma qui, per favore - Dario Caldarella

sabato 19 aprile 2014

Una firma qui, per favore - Dario Caldarella

Firmare autografi è una delle attività più complicate che conosca, un po' come cercare un sito internet che valuti in maniera affidabile i tuoi francobolli (ma questa è un'altra storia).
Esistono tre tipi di firmautografi:
Gli spavaldi, che affrontano la situazione con sprezzo del pericolo, senza nemmeno fare una dedica, magari sbagliando a scrivere il tuo nome;
I cortesi, che scambiano quattro chiacchiere durante l'atto, con un sorriso rassicurante, possibilmente accertandosi ripetutamente dell'onomastica dell'interessato;
I disadattati, estraniati dal contesto, troppo impegnati a cercare di non fare errori ortografici e/o calligrafici, coi sudori freddi e una pressione che nemmeno sotto la luce di un interrogatorio.
Ecco, ovviamente io faccio parte del terzo gruppo. Però mi hanno detto che è un percorso ascensionale, quindi spero di passare di categoria prima o poi.


E dire che la presentazione è andata bene, nonostante la secchezza delle fauci e il piccolo Geheime* che osservava dalla sua posizione privilegiata.
Pensavo si sarebbe ridimensionato una volta acquistata un minimo di notorietà, mi sarei accontentato di qualche lieve segno di nervosismo.
Niente, è incrollabile, incontrollabile, e sdenta a pettine, come al solito. Ha messo pure l'abito buono, non sia mai arrivino i fotografi.
Ghigna sornione e io entro in iperventilazione mentre firmo l'autografo a un mio omonimo.
Non hai idea di quanto sia difficile scrivere il tuo nome finché non lo devi fare per un altro.
Con mano tremula e sudata scrivo una “D” che assomiglia a uno zero. Cerco di smussarla in qualche modo, con risultati pessimi.
Ok Dario, ora è il momento di fingersi morto, se funziona coi grizzly potrebbe benissimo funzionare con un fan. Fan...che strana parola. Guardare in faccia uno che potrebbe benissimo giudicare il tuo lavoro degno di essere usato come supporto pulente post-pasquetta non aiuta i nervi.
Comincio a considerare seriamente l'idea di darmi alla fuga, poi mi rendo conto di aver terminato.
Anche questa è fatta, poco importa se ho adoperato l'alfabeto cirillico, l'importante è il gesto, come a Natale, quando ti regalano un paio di slip con la zip sul davanti (storia terribilmente vera), mica puoi stare a sindacare.
Quindi ti prendi di coraggio, consegni il libro, e speri solo di aver azzeccato la misura (almeno tu).

Nessun commento:

Posta un commento

Ti piace questa opera? Lascia il tuo commento all'autore!