Nel crepaccio assolato
che morde la roccia,
tempo di una liturgia inconfessabile
che solo la natura detta
dentro il silenzio
essere senza essere
è la grazia di chi
da fuoco all’aurora in silenzio,
con nessuna meta cui arrivare
nel pallido luogo sconosciuto.
Strano eco,greve corre
tra spazi lieve
unico valico a cui rassegno
lacrimoso pegno.
Dirò ti voglio bene
a quelli che lo aspettano
perché so che le parole
gelide come inverno risuonato
stordendo sopra ogni colore.
che morde la roccia,
tempo di una liturgia inconfessabile
che solo la natura detta
dentro il silenzio
essere senza essere
è la grazia di chi
da fuoco all’aurora in silenzio,
con nessuna meta cui arrivare
nel pallido luogo sconosciuto.
Strano eco,greve corre
tra spazi lieve
unico valico a cui rassegno
lacrimoso pegno.
Dirò ti voglio bene
a quelli che lo aspettano
perché so che le parole
gelide come inverno risuonato
stordendo sopra ogni colore.
Ne l’ombra pudori si perdono
e arsa, affamata ritorna
luna di cera, silenziosa,
interroga e consuma speranze.
aria ride: la tromba a valle squilla
la massa degli scorridori si scioglie
ha vivi lanci e i nostri cuori
balzano.
Quaggiù, infondo
ragioni, ipocrisie e un sogno
come respiro increspa acqua
passano tra le immobili lucertole
dove non c’è bene o male,
ma solo un sacco zeppo d’amore.
Notte e profumo d’estate
inventa realtà che
il tempo ha quando
l’amore è vicendevole.
e arsa, affamata ritorna
luna di cera, silenziosa,
interroga e consuma speranze.
aria ride: la tromba a valle squilla
la massa degli scorridori si scioglie
ha vivi lanci e i nostri cuori
balzano.
Quaggiù, infondo
ragioni, ipocrisie e un sogno
come respiro increspa acqua
passano tra le immobili lucertole
dove non c’è bene o male,
ma solo un sacco zeppo d’amore.
Notte e profumo d’estate
inventa realtà che
il tempo ha quando
l’amore è vicendevole.
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