E prima di farmi mi disfaccio,
non vorrei mai ti raccogliessi di me
perché siamo stati sicurissimi prima di perderci
e mentre eri lontano ti ho stretto forte la mano,
adesso dove siamo? E già tutte le biglie sono scivolate giù
così, quando entri nei miei giochi, inventane uno tu
disegnami i capelli lunghi con le matite blu.
Porterò, sai, la pioggia di marzo in valigia
e tu la barca per navigarci su
e poi ci saluteremo come le righe alla fine del foglio
o come la goccia che quando bacia il mare non si riconosce più
più
poi tu di più raccontami
di come la notte rimbocca le coperte:
c’è bisogno, allora, che tutti dormano sereni,
che tutto nella cesta si sistemi.
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